Oggi vi vogliamo parlare della seconda fase della creazione di un gioiello, in particolare modo analizzeremo la microincassatura, la saldatura laser e la finitura.

La microincassatura

Per la microincassatura (incassatura al microscopio) adottiamo il metodo svizzero che, grazie alla sfera snodata, ci permette di evitare l’uso della caviglia.

In questo modo, abbiamo entrambe le mani libere e con il microscopio possiamo realizzare l’incassatura con precisione micromillimetrica. Il taglio è sempre lucido e pulito, perché eseguito con il bulino pneumatico Gravermax. Realizziamo incassatura a griffe, a pavé, a baffetto e a battuta.

La saldatura laser

Saldare, unire insieme con il calore, è quasi un atto d’amore: con un raggio di un decimo di millimetro si fondono, legano o riparano materiali, che altrimenti sarebbe impossibile tenere insieme. Senza bisogno di rimuovere le pietre, impiegando se necessario metallo in aggiunta, la saldatura laser restituisce uniformità, morbidezza e continuità al materiale, donandogli una seconda vita.

La finitura 

Una volta creato il monile, o meglio la sua anima, arriva il momento di donargli quel tocco in più che lo renderà unico e, se possibile, ancora più prezioso. 

Nel nostro laboratorio, ci occupiamo di rodiatura, rodiatura black, doratura, doratura rosa e palladiatura. Si tratta di processi di galvanica, che hanno un duplice scopo: il primo è rendere la superficie resistente all’ossidazione e alla corrosione; il secondo è ricoprirla di ioni metallici, immergendo il gioiello in una soluzione acquosa e facendolo attraversare da un flusso di corrente continua. Alla fine del processo, il vostro gioiello sarà ancora più prezioso.